Autismo Legati al letto per 14 ore al giorno

05.10.2022

E' assurdo come in un paese come l'Italia, venga amplificato un caso di discriminazione che avviene all'interno della casa del grande fratello,e si possa tacere di fronte ad una pratica illegale quale la contenzione prolungata e ciclica, cosa che avveniva all'interno dell'ospedale di Alzano Lombardo (Bergamo) in Regione Lombardia.


Questa storia, sconcertante, ha per protagonista un sedicenne, ai tempi dei fatti, con diagnosi di psicosi autistica e ritardo mentale. Era stato ricoverato ad Alzano Lombardo, nella sezione che fa riferimento al Dipartimento di salute mentale dell'Azienda ospedaliera Bolognini di Seriate. Contro i metodi di assistenza riservati al ragazzino, lo psichiatra Gavino Maieli, che prestava servizio in quella struttura, ha presentato una denuncia alla Procura di Bergamo.

I fatti raccontati fanno ipotizzare l'abuso di mezzi di correzione su minore, maltrattamenti, violenza privata, lesioni psichiatriche gravi, sequestro di persona: tutto aggravato dallo stato psichico dell'adolescente e dalla sua chiara incapacità di intendere e di volere. Il pm Letizia Ruggeri (la stessa che ha seguito il caso di Yara Gambirasio) ha aperto un fascicolo. Che il giovane paziente durante le sue crisi necessitasse di essere legato è verosimile. Si tratta di un intervento molto aggressivo giustificato dal fatto che chi sta male rischia di fare del male a se stesso e ad altre persone. Tuttavia la contenzione fisica non soltanto si deve praticare in casi estremi, ma deve durare per il tempo strettamente necessario al superamento della fase acuta. 

Eppure, nel resoconto ufficiale fornito dall'azienda ospedaliera sulle contenzioni documentate durante il 2012, emerge che quell'anno sono stati legati 34 pazienti per un totale di 3.872 ore: di queste, quasi il 57%, cioè 2.192 ore, sono state inferte al ragazzino autistico, con una media di circa quattordici ore al giorno. Nella denuncia si contesta anche il fatto che la madre del sedicenne non sempre veniva informata sul trattamento riservato al figlio. In particolare, il 3 agosto 2012 nella cartella clinica venne data l'indicazione di contenere il ragazzino ai quattro arti durante la notte «in via sperimentale» per fare uno «svezzamento» con il permesso e l'autorizzazione della mamma, che sarebbe dovuta essere allontanata dopo che il paziente si fosse addormentato. 

Questo sarebbe dovuto servire per interrompere il legame simbiotico tra madre e figlio. Eppure la donna, non soltanto non era stata consultata, ma non aveva autorizzato un simile trattamento. Tant'è che il giorno dopo una dottoressa si scusò con lei. Maieli ha motivo di credere che la stessa cartella clinica sia stata manipolata: «In numerose pagine risulta modificata in maniera quantomeno impropria la numerazione, con "salti" anche di 30 pagine».  Dal Corriere della Sera Bergamo Cronaca


Arriva qui la parte più incredibile, nel 2017 il PM richiede l'archiviazione per infondatezza di notizia di reato, perchè sarebbe scaturita da conflitti ed incomprensioni di natura sindacali

Il dottore Maieli si dice deluso,arrabbiato e mortificato, aggiunge come è possibile che non ci sia qualcuno in questa democrazia che possa dire cosa è sbagliato o meno? 

Antonio Riggio

Per noi tutto questo è inaccettabile, e chiediamo a tutti i componenti di tutte le forze politiche, nessuna esclusa, di fare luce su quanto accaduto,chiediamo che venga fatta una interrogazione parlamentare rivolta al Ministro della Salute per quanto accaduto all'interno di uno ospedale pubblico, chiediamo che vanga fatta una interrogazione parlamentare al Ministro della Disabilità per quello che è stato fatto ai danni di soggetti disabili, ma chiediamo con forza che venga fatta una interrogazione parlamentare al Ministro della Giustizia, per fare luce sull'archiviazione di un caso cosi grave, e chiedere di riesaminare la triste ed indecente vicenda con la riapertura del procedimento penale.

Oggi mentre stavo scrivendo questo,ho ricevuto la telefonata di un personaggio politico della regione Lombardia, la quale era venuta a conoscenza della vicenda attraverso un personaggio politico nazionale che avevo informato e chiesto chiarimenti sulla vicenda.

Ringrazio per la rassicurazione ricevuta, che oggi il ragazzo sta bene ed è ben seguito in una struttura Lombarda, ma questo non deve escludere il fare luce su quanto accaduto nel 2012, alcune cose non possono essere assolutamente ignorate perche lasciano delle cicatrici indelebili.