Tirrenia!! Nega imbarco a persona autistica

14.09.2021


ESPOSIZIONE DEI FATTI

Sono Antonio Riggio, papà di Gaetano, ragazzo autistico grave. Negli orari previsti mi sono presentato all'imbarco, in data 10.09.2021, munito di regolare biglietto n° ******** codice prenotazione ********codice di autorizzazione **** (prenotazione del 08.09.2021) con la mia famiglia e vettura al seguito.

I passeggeri risultano essere 4 adulti di cui Gaetano (Livello 3 di autismo (severo): richiede un supporto molto sostanziale. Il livello 3 di autismo è la forma più grave di disturbo dello spettro autistico) cosi è stato (certificato ai sensi ex art.3 c.3 L. 104/92) con Gaetano una infante di 3 (tre) anni.

All'atto del check-in da parte del personale di Tirrenia CIN S.p.A. emergeva la mancanza del documento dell'infante per cui veniva inibito l'accesso a bordo della nave.

Trovandomi in possesso di una fotocopia del documento mancante e della dichiarazione ISEE comprovante il nucleo familiare, ho richiesto al personale preposto l'applicazione dell'Art. 46 del DPR 445 del 28.12.2000 in tema di "Autocertificazione di stato di Famiglia" tra l'altro allegato alla copia dei biglietti e art. 47 DPR 445/2000 dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà per ovviare all'inconveniente. Inoltre segnalavo nel contempo il forte stato di disagio in cui verteva (Gaetano) il disabile di cui sopra.

Nonostante i ripetuti appelli al "buon senso" ed al principio di "accomodamento ragionevole" sancito dalla Convenzione ONU 13.12.2006 ratificata dal Governo Italiano con la L. n° 18 del 03.03. 2009 (secondo il quale bisogna applicare modifiche e/o adattamenti necessari ed appropriati che non impongano un onere sproporzionato o eccessivo, ove ve ne sia necessità in casi particolari, per garantire alle persone con disabilità il godimento e l'esercizio, su base di uguaglianza con gli altri, di tutti i diritti umani e delle libertà fondamentali) venivo invitato ad allontanarmi dalla zona di imbarco in quanto non in possesso dei requisiti previsti per l'imbarco. (Circolare Serie Generale n° 106 Ministero Infrastrutture e Trasporti)

Non riuscendo a trovale una soluzione è stato chiesto più volte l'intervento del comandante della motonave che puntualmente è stato negato. Anche la chiamata al 113 è stata con esito negativo che  negava l'intervento di una volante sul posto.

La condizione di "emergenza" dovute all'accrescere del forte stato di agitazione del passeggero disabile (Gaetano)  (informato per tempo dai propri familiari mediante specifiche tecniche di apprendimento circa il ritorno a casa via mare) ha generato la "forzatura" del varco di accesso alla nave con conseguente intervento del Comandante e della Polizia di Stato. (invocati precedentemente dallo scrivente e mai intervenuti) Gli stessi hanno "imposto" l'ordine di "sbarco" in questo modo mi sono ritrovato sul piazzale della banchina senza alcun tipo di assistenza di base e logistica. ( vedendo cosi salpare la nave per Palermo secondo l'orario stimato... ) Sono stato inviato s recarmi alla biglietteria per ottenere il rimborso, cosa che veniva negato offrendo unica possibilità di spostare la partenza al giorno successivo.

Per effetto di questi comportamenti "irresponsabili" ed altamente lesivi dell'autonomia individuale, del rispetto dell'accessibilità, della non discriminazione, delle pari opportunità, dell'indipendenza delle persone con disabilità, conseguiva un "incalcolabile" danno in termini di stress psico-fisico ai danni del passeggero autistico, dell'infante e dell'intero nucleo familiare, mi sono visto costretto a pernottare in auto con parte del nucleo familiare in quanto tutte le strutture alberghiere non avevano posti letto disponibili, (Gaetano e Francesco sono stati ospitati da alcuni amici che abitano in zona porto di Napoli), il giorno successivo venivo contattato da personale della tirrenia che mi indicava di recarmi presso l'hub di capodichino, che ho trovato chiuso in quanto il servizio è attivo dal lunedi al venerdi. 

L'unica soluzione che mi è rimasta è stata quella di proseguire il viaggio di rientro a Palermo via terra, con conseguente esborso per costi di carburante, pedaggi autostradali e spese di traghettamento a Villa S. Giovanni.

Alla luce della sintetica disamina concernente il disservizio arrecato, il sottoscritto si riserva di adire:  1)- le vie legali nei confronti della Tirrenia CIN S.p.A. chiedendo un rimborso per i danni cagionati;      2)- formulando al Foro competente l'intenzione di perseguire tutti coloro i quali, con la mancata accettazione della "dichiarazione di autocertificazione" avessero commesso "violazione dei doveri d'ufficio" (ai sensi art. 74 comma 1 DPR 445/2000).                                                                                      3) Preannuncia una richiesta di "provvedimento sanzionatorio" presso l'Autorità di regolazione dei Trasporti per le violazioni del Regolamento UE 1177/2010 indicate in calce al presente reclamo.            4) Prevede inoltrare domanda di ammissibilità presso la Corte Edu a tutela e protezione dei diritti del disabile in tema di "mobilità personale"; e di " libertà di movimento";

                                                                                                                                         ANTONIO RIGGIO